Posizionamento Il palloncino intragastrico è un trattamento temporaneo utilizzato per facilitare la perdita di peso. È un dispositivo che viene inserito a livello dello stomaco per via endoscopica tramite gastroscopia e successivamente riempito di soluzione fisiologica sterile. Durante il posizionamento del palloncino, di solito il paziente è in uno stato di sedazione profonda. Indicazioni Questo trattamento consente di ottenere un calo ponderale medio di circa 15-20kg in 6-12 mesi. Viene proposto a pazienti che hanno necessità di perdere questa quantità di peso oppure come bridge therapy, ossia in pazienti grandi obesi per ottenere un iniziale calo ponderale in previsione di un intervento chirurgico maggiore. Funzionamento Questo dispositivo, occupando parzialmente il volume dello stomaco, permette di raggiungere facilmente il senso di sazietà, anche dopo aver consumato piccoli pasti, influendo quindi sull’alimentazione del paziente. Sarà comunque indispensabile seguire un corretto regime dietetico al fine di ottenere un adeguato calo ponderale. Durata del trattamento e rimozione La durata del trattamento tramite palloncino intragastrico varia dai 6 ai 12 mesi in base alle necessità e condizioni del paziente. La rimozione del palloncino intragastrico sarà effettuata sempre per via endoscopica. Effetti collaterali È possibile che nei giorni successivi al posizionamento si verifichino degli episodi di nausea o vomito, in quanto il palloncino viene riconosciuto come un corpo estraneo dallo stomaco che tenta quindi di eliminarlo. Risulta perciò indispensabile seguire le indicazioni dietetiche sulla composizione dei pasti e sulla masticazione per evitare questi episodi. N.B. Nella foto in alto il Dott. Andrea Formiga è impegnato nella fase finale del posizionamento del palloncino intragastrico, riempito con 600 cc di soluzione fisiologica e una fiala di blu di metilene, infine inserito in una giovane paziente con BMI di 37.
Decalogo per prevenire sovrappeso e obesità
UNO: COME L’ORA DA DEDICARE OGNI GIORNO ALL’ATTIVITA’ FISICA: Muoviti ogni giorno: cammina, vai in bicicletta, fai cyclette…Basta pensare allo sport come ad una fatica perché è un regalo che fai a te stesso: migliorerà il tuo umore, le ossa saranno più forti, ridurrai il rischio cardiovascolare, controllerai con successo il peso corporeo. DUE: COME LE PORZIONI DI FRUTTA DA CONSUMARE OGNI GIORNO. La frutta è lo spuntino ideale da mangiare a metà mattina e durante la merenda nel pomeriggio! Perché? E’ saziante e ti aiuta a non arrivare a pranzo e a cena troppo affamato, apporta vitamine, Sali minerali e fibra! TRE: COME LE COMPONENTI DEL PIATTO SANO. Sei abituato a mangiare solo il primo o il secondo? Sbagliato: ricorda di consumare sempre pasti completi che includano carboidrati (pasta, pane…) proteine (legumi, pesce, uova…) e verdure. QUATTRO: COME LE BOTTIGLIE D’ACQUA DA BERE NELLA GIORNATA, che equivalgono a 2 litri. l’Acqua è l’unica bevanda da assumere! Limita ed evita il più possibile bevande dolci (succo di frutta, cola, aranciata…) e alcolici. CINQUE: COME I GRAMMI DI SALE CONCESSI IN UN GIORNO. Il sale è bene usarlo, ma con moderazione: l’ipertensione arteriosa a seguito di un abbondante salatura dei cibi sta diventando una patologia sempre più diffusa, a partire dalle giovani età. Insegna al tuo bambino a non aggiungere sale agli alimenti che già lo contengono, cosicché possa ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari da adulto. SEI: COME I COLORI DEL BENESSERE. Colora ogni giorno la tua tavola di bianco, arancio, rosso, giallo, verde e viola: ad ognuno di questi colori di frutta e verdura si associano vitamine particolari, preziose alleate per la tua salute! SETTE: COME LE ORE MINIME CHE DOVREBBE DORMIRE UN ADULTO. Un sonno quantitativamente e qualitativamente adeguato è fondamentale per il mantenimento di un ottimale metabolismo glucidico, per l’equilibrio dei meccanismi di regolazione dell’appetito e di un normale profilo pressorio. OTTO X 10=80 COME I grammi di PASTA, RISO, FARRO…I PRIMI PIATTI PORZIONI STANDARD. Misura sempre i primi piatti, è facile farsi confondere! Cerca di dare al tuo organismo la dose necessaria di alimenti, senza eccedere altrimenti se ogni giorno mangerai un po’ di più ti ritroverai con dei chili di troppo! NOVE X 10= 90 COME IL MINIMO DEI MINUTI DA DEDICARE QUOTIDIANAMENTE ALL’ALIMENTAZIONE. 10 minuti per la colazione, 10 per lo spuntino di metà mattina, 10 per la merenda e 30 per ognuno dei due pasti maggiori. Consumare il pasto piano, masticando lentamente. L’organismo inizia a mandarci “messaggi” di sazietà dopo circa 20 minuti, da questo punto in avanti la fame sarà sempre minore e se consumerete uno dei 3 pasti principali in almeno 30-35 minuti, non mangerete troppo e vi alzerete da tavola sazi. DIECI: COME LE RAMPE DI SCALE DA FARE OGNI GIORNO. Perché prendere l’ascensore quando puoi fare un po’ di movimento prendendo le scale? Non è solo utile per ridurre il grasso in eccesso, ma anche per rendere forti i muscoli della parte inferiore del corpo e le articolazioni, inoltre aiuta a migliorare la circolazione del sangue. E’ questione di abitudine!
IL PALLONE INTRAGASTRICO
Il pallone intragastrico è un trattamento endoscopico reversibile dell’Obesità. Normalmente viene utilizzato per il trattamento di pazienti con un basso indice di massa corporea (BMI compreso tra 30-35) oppure in preparazione ad una tecnica chirurgia definitiva in pazienti superobesi (BMI > 50). In casi molto selezionati, con low BMI può costituire un procedimento definitivo. Il pallone intragrastrico è un dispositivo di forma sferica riempito con soluzione fisiologica od aria ( 500-800 ml) che viene posizionato dentro lo stomaco. Il pallone intragastrico viene inserito per via endoscopica, mediante gastroscopia, o direttamente sotto controllo radiologico, in sedazione o in anestesia generale. La durata del trattamento e la rimozione del pallone Il periodo massimo di posizionamento per il pallone endogastrico è di circa 6 mesi, oltre i quali la possibilità che si verifichino complicanze cresce notevolmente. Pertanto dopo tale scadenza, il pallone deve essere obbligatoriamente rimosso, sempre mediante gastroscopia, in sedazione. Alcune case produttrici del pallone consigliano la sua rimozione in anestesia generale. All’atto del consenso informato e prima del posizionamento al paziente viene raccomandata la necessità di sottoporsi ai previsti controlli e che la rimozione avvenga intorno ai 6 mesi al massimo. Come funziona il pallone intragastrico e da cosa è influenzato? Il palloncino funge da corpo estraneo che si muove liberamente nello stomaco riducendone la capacità. Il meccanismo d’azione di tale dispositivo è quello di indurre un precoce senso di sazietà dopo l’introduzione di piccole quantità di cibo. La risposta fisiologica del paziente alla presenza del pallone endogastrico varia a seconda delle condizioni generali, del tipo e dell’intensità delle attività svolte. Altro fattore che condiziona in senso negativo i risultati è l’errato regime dietetico. Altri fattori che influenzano la risposta del paziente sono l’assunzione di farmaci o integratori dietetici e in generale il regime alimentare seguito. Controindicazioni e complicanze immediate Controindicazioni all’inserimento del palloncino sono da considerarsi la presenza di una voluminosa ernia jatale ed una patologia infiammatoria esofagea e/o gastrica in fase attiva. Le complicanze immediate del posizionamento del palloncino comprendono: reazioni avverse a sedativi o anestetici locali; crampi addominali o disturbi causati dall’aria indotta per la distensione gastrica; dolore o irritazione della faringe conseguente alla procedura. Aspirazione del contenuto gastrico nei polmoni. Lesioni o perforazioni dell’apparato digerente dell’esofago e della giunzione esofago-gastrica. Complicanze tardive Le principali complicanze tardive derivanti dall’uso del pallone endogastrico sono le seguenti: Ostruzione intestinale causata dal pallone. Un pallone non sufficientemente riempito, o che abbia perso una quota considerevole di volume, può transitare dallo stomaco fino all’intestino tenue, per poi procedere nel colon e venire eliminato con le feci. Tuttavia, eventuali restringimenti intestinali, per esempio dovuti a interventi chirurgici pregressi o alla presenza di aderenze, possono ostacolare il transito del pallone e causare una ostruzione intestinale. Ostruzione esofagea. Una volta riempito all’interno dello stomaco, il pallone endogastrico può retrocedere nell’esofago. In tal caso si procede alla rimozione per via chirurgica o endoscopica. Disturbi a livello gastrico, sensazione di nausea e vomito dopo il posizionamento del pallone e durante il periodo di adattamento del sistema digerente alla sua presenza. Nausea e vomito persistenti. Le cause possono risiedere in una irritazione diretta della mucosa gastrica o in un blocco dello svuotamento gastrico dovuto al pallone. Senso di pesantezza addominale, influenza sulla ingestione dei cibi. Dolori addominali o dorsali, sia permanenti che ciclici. Blocco del transito alimentare nello stomaco. Reflusso gastroesofageo (bruciore e sensazione di acidità retro sternale, tosse) Lesioni della mucosa dell’apparato digerente causate da contatto diretto con il pallone, da uso improprio delle pinze da presa o da un aumento della secrezione gastrica. Ciò può portare alla formazione di ulcere accompagnate da dolore ed emorragia o persino da perforazione gastrica. Il calo ponderale Il palloncino intragastrico, in associazione con un corretto inquadramento multidisciplinare ed un costante follow-up dietologico/endocrinologico e psicologico, consente un calo ponderale medio di circa 15-20 kg. E’ fondamentale introdurre un cambiamento nella dieta ed eseguire attività sportiva routinariamente durante la settimana.