Negli ultimi anni il panorama della chirurgia bariatrica è stato caratterizzato dalla realizzazione, accanto alle procedure chirurgiche tradizionali, di interventi endoscopici innovativi, primo tra tutti la Plicatura gastrica endoscopica (sistema Apollo Overstitch).
La Plicatura gastrica endoscopica
Quest’ultima è stata introdotta in Europa nel 2013 e prevede l’esecuzione di suture endoscopiche mediante l’uso di un gastroscopio che viene introdotto per via orale nello stomaco del paziente.
Ciò consente la creazione di cuciture lungo la parete dello stomaco determinando così una riduzione del volume gastrico e la formazione di un tubulo. I vantaggi sono un ritorno più veloce alle attività quotidiane ed i ridotti tempi di degenza (in media una notte).
Lo studio di confronto
Lo studio realizzato ha confrontato il calo ponderale di un totale di 85 pazienti, di cui 58 sottoposti a Sleeve Gastrectomy e 27 a Plicatura gastrica endoscopica in relazione al livello di aderenza alle indicazioni dietetiche-comportamentali rilevato durante il percorso di follow-up (controlli a 1,3,6 e12 mesi dall’intervento).
Al termine dello studio è emerso che ad un anno dall’intervento il calo ponderale ottenuto nei pazienti sottoposti a SG è stato del 36% mentre del 15% nel caso della procedura endoscopica.
Il ruolo del rispetto delle indicazioni dietetiche
Ciò che si denota è la diversa importanza che ricopre l’aderenza dietetica nelle due procedure: se nella Sleeve gastrectomy anche un livello di aderenza non ottimale permette un risultato soddisfacente, nella Plicatura gastrica endoscopica il livello di aderenza è determinante poiché uno scarso livello di aderenza determina un calo poderale minore.
Di conseguenza, quest’ultima procedura, pur presentando notevoli vantaggi in termini di minore invasività per il paziente, richiede un accurato inquadramento pre-operatorio perché si rivela efficace in quei pazienti in grado di mantenere un cambiamento a lungo termine.