Con il termine “ingrassare”, si intende, volgarmente, un aumento di peso causato da uno squilibrio tra introito calorico e dispendio energetico. Tutto ciò che non viene consumato viene immagazzinato sotto forma di piccole gocciole di grasso, dette adipociti. A mano a mano che si accumulano, essi vanno a formare gli antiestetici “rotolini”. Ma oltre alla comparsa dei “rotolini”, cosa succede al nostro organismo quando ingrassiamo eccessivamente? Qual è il danno che l’aumento di peso e di adipe causano al nostro organismo?
Artrosi
Un peso eccessivo si traduce sempre in un’eccessiva pressione sulle giunture ed in particolar modo sulle ginocchia, sui fianchi e sulla zona lombare della schiena. A poco a poco le cartilagini protettive si assottigliano fino a scomparire, dando come risultato finale il dolore artrosico.
Insulino-resistenza e Diabete di tipo II
Nei soggetti obesi, gli adipociti si riempiono di grasso, aumentando di volume. Ciò fa secernere citochine infiammatorie che fanno entrare l’organismo in uno stato di infiammazione che nel tempo cronicizzerà.
Qui il danno è doppio: l’infiammazione cronica danneggia organi sani e le stesse citochine pro-infiammatorie interferiscono con i recettori per l’insulina, diminuendone la sensibilità.
La ridotta sensibilità insulinica verrà percepita come mancanza e l’organismo aumenterà le richieste di insulina, “stressando” le cellule del pancreas deputate alla produzione di quest’ultima. Col tempo ciò si tradurrà in danno cellulare con conseguenze comparsa di diabete di tipo II.
Aterosclerosi e malattie cardiovascolari
L’obesità è uno dei fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Questo aspetto, associato agli alti livelli di colesterolo riscontrati nei soggetti obesi, non può che aumentarne il rischio. Sostanze come colesterolo e citochine infiammatorie (rilasciate dal tessuto adiposo) sono le responsabili delle placche aterosclerotiche poichè causano un irrigidimento dei vasi, causando così aterosclerosi e rallentando il regolare flusso sanguigno. L’aterosclerosi è la principale attrice di quelle che sono molte delle malattie cardiovascolari come l’angina pectoris, l’infarto del miocardio e l’ictus.
Complicanze respiratorie: le apnee notturne
Altra condizione che spesso si è riscontrata in soggetti con obesità grave, è la cosiddetta OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), ossia le apnee notturne. Durante questi episodi, la persona smette completamente di respirare seppur per brevi periodi di tempo. Ciò comporta una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue, con rischi di compromissione cerebrale e non solo.
Tumori
Come abbiamo già visto in precedenza, i soggetti obesi tendono a sviluppare una condizione di insulino-resistenza e, di conseguenza, di iperinsulinemia (il pancreas produce più insulina del necessario). Eccessive quantità di insulina favoriscono la produzione di un fattore di crescita chiamato IGF-I (Insulin-like Growth Factor), un vero e proprio fertilizzante per tutte le cellule, ma in particolar modo per le cellule tumorali.
Conclusioni
Il messaggio, dunque, squilla a gran voce: l’obesità è una problematica non estetica, ma organica. Essa causa danni e complicanze a livello globale e costringe l’organismo a situazioni di stress fuori natura. Condurre uno stile di vita sano, non sedentario con un’alimentazione varia ed equilibrata è la chiave per non cadere in questa condizione drammatica. Giocare d’anticipo è fondamentale, a prescindere dalla prova costume.
Dott.ssa Arianna Bartolo