La sindrome dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSAS) rappresenta un grave e crescente problema sanitario, sociale ed economico con una prevalenza che in alcune fasce d’età è superiore al 20% sia per il sesso maschile che per quello femminile.  

Consiste in ricorrenti episodi durante il sonno di ostruzione completa (apnea) o parziale (ipopnea) della faringe, la cui causa è data da un’alterazione anatomica e/o funzionale delle vie aeree superiori, che determina una diminuzione delle concentrazioni di ossigeno nel sangue.

Sintomi

Il sintomo più frequente delle apnee durante il sonno è il russare, tuttavia non tutte le persone che russano soffrono di questa patologia. È da considerare un segno di apnea quando il russare è seguito da pause di respirazione e suono di soffocamento. Le persone che soffrono di questo disturbo hanno spesso sonnolenza diurna o stanchezza, mal di testa al mattino, difficoltà di concentrazione, perdita di memoria e irritabilità.

Fattori di rischio

I fattori di rischio più comuni sono la storia familiare, il sesso maschile e l’eccesso di peso. Tra queste l’obesità ricopre un ruolo fondamentale.

Nello specifico, l’eccesso di tessuto adiposo può essere definito direttamente proporzionale alla gravità dell’OSAS: il grasso, infatti, comprimendo direttamente collo, torace e/o addome potrebbe provocare un malfunzionamento dell’apparato respiratorio.

Complicanze

I pazienti affetti da apnee notturne presentano una maggiore incidenza di patologie cardiovascolari, tra cui aritmie, infarto al miocardio, insufficienza cardiaca e ictus.

Inoltre, hanno maggiore possibilità di sviluppare una resistenza insulinica.

Diagnosi

Per questo motivo, diagnosticare questa patologia precocemente può essere fondamentale.  L’esame che permette di identificare un’eventuale sindrome da apnee notturne è la polisonnografia, la quale registra le variazioni di alcuni parametri fisiologici durante le diverse fasi del sonno REM e non REM.

La polisonnografia è indicata per i pazienti con un indice di massa corporea superiore a 40 kg/m2, oppure in caso di valori inferiori se sospetta.

Trattamento

La perdita di peso corporeo mediante un percorso dietetico e/o chirurgico è considerata una valida strategia nel trattamento dell’apnea notturna.  

Tuttavia, l’utilizzo di una CPAP (sistema di ventilazione meccanica) rimane il trattamento più efficace, in quanto garantisce l’apertura delle vie aeree superiori.

Anche in caso di intervento di chirurgia bariatrica, l’uso della CPAP, prima e dopo l’intervento, consente di gestire in modo sicuro una molteplicità di procedure chirurgiche e di somministrare liberamente farmaci sedativi, analgesici e anestetici senza incorrere in complicanze maggiori.