L’obesità e il sovrappeso sono condizioni in cui l’eccesso ponderale è tale da danneggiare la salute. Il numero di persone obese ed in sovrappeso è aumentato rapidamente negli ultimi due decenni, tanto che l’obesità è stata descritta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “un’epidemia globale”. Il ruolo dello stile alimentare e di vita Il consumo di alimenti ad alta densità energetica, ma a basso valore nutrizionale, unito alla riduzione dell’esercizio fisico regolare, sono considerati fattori determinanti nell’espansione dell’epidemia. La correzione delle cattive abitudini Il trattamento dietetico dell’obesità e del sovrappeso si basa perciò sulla correzione di abitudini alimentari errate e sulla ripresa di un’attività fisica compatibile con le condizioni cliniche attuali del paziente. Ogni intervento dietetico non dovrebbe mai tralasciare una componente di semplice, ma completa informazione ed educazione alimentare. La terapia dietetica E’ fondamentale che lo specialista predisponga un piano alimentare vario ed equilibrato che rispetti i fabbisogni energetici, in termini di macronutrienti (carboidrati, proteine e lipidi) e di micronutrienti (vitamine e sali minerali) indicati dai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti e energia per la popolazione italiana). Le buone abitudini Buone abitudini alimentari come una corretta masticazione e la programmazione dei pasti durante la giornata, cercando di mantenere sempre tre pasti principali ed inserendo degli spuntini che impediscano di arrivare ai pasti troppo affamati, sono fondamentali per il mantenimento ed il controllo del peso.
Obesità: i numeri in italia e nel mondo
L’obesità è una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo, causato nella maggior parte dei casi da un’alimentazione scorretta e da uno stile di vita sedentario. A differenza di ciò che si crede, l’obesità non è una patologia caratteristica dei ricchi; infatti, le fasce di popolazione più svantaggiate dal punto di vista socioeconomico tendono a curare meno la propria immagine ed il benessere fisico, consumando più carne e cibi ricchi di grassi piuttosto che frutta e verdura. La diagnosi di obesità La diagnosi di obesità viene eseguita utilizzando l’indice di massa corporea (BMI), ottenuto dal rapporto tra il peso espresso in chilogrammi ed il quadrato dell’altezza espresso in metri. Valori di BMI superiori a 25 indicano una condizione di sovrappeso, mentre valori superiori a 30 una condizione di obesità. I dati in Italia Secondo i dati Istat, in Italia nel 2015 il 35,3% della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre il 9,8% è obesa. Perciò, complessivamente, il 45,1% dei soggetti adulti è in una condizione di eccesso ponderale. Esistono inoltre delle differenze geografiche tra Nord e Sud, le quali mostrano una maggiore prevalenza di persone obese e in sovrappeso nelle regioni meridionali, rispetto a quelle settentrionali. I dati a livello mondiale Obesità e sovrappeso sono in aumento non solo nei Paesi sviluppati, ma anche nei Paesi a basso e medio reddito. Per questo motivo vengono riconosciuti come veri e propri problemi di salute pubblica. A livello mondiale, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il numero di persone obese è raddoppiato a partire dal 1980. Nel 2014 oltre 1,9 miliardi di adulti erano in sovrappeso, tra cui più di 600 milioni obesi. Inoltre, anche se la prevalenza dell’obesità nei bambini è inferiore a quella degli adulti, il tasso di crescita dell’obesità infantile in molti paesi è maggiore di quello della popolazione adulta. Nel 2014, circa 41 milioni di bambini sotto i 5 anni erano in sovrappeso e obesi. L’obesità è anche un fattore di rischio L’obesità è una malattia a tutti gli effetti e per di più è considerata un fattore di rischio per determinate patologie croniche, tra cui diabete di tipo 2, ipertensione e malattie cardiovascolari. L’impatto dell’obesità e delle sue conseguenze giustifica la necessità di intraprendere interventi per contrastarne la diffusione.